La mia ricerca si basa sul Ri-Ciclo di scarti vegetali - semi, frutti, involucri, spine, foglie, rami, guaine fogliari, spate, radici, ecc - che raccolgo da piante coltivate in Italia tramite giardini e discariche del verde.

Lampadari Agave

Creo lampadari da soffitto usando il fiore di Agave, il quale si presta bene con la sua forma a 'campana' ad essere posto nel centro di una stanza per un arredamento etnico-moderno.

L'Agave, pianta originaria del Messico ma naturalizzata sulle coste italiane a partire dalla metà dell'800, ha la caratteristica di fiorire una volta sola nella vita e di morire nel farlo, dopo circa 25-40 anni di età, sebbene vi siano casi testimoniati di 50 anni da persone a cui ho tolto '"l'impendizio" di questo fiorellino alto 9 metri e più.              



Potrebbe esservi capitato di notare l'Agave in fioritura o già morta su dei costoni a picco sul mare, probabilmente non rendendovi conto delle proporzioni della base che arriva anche ai 50 cm e più di diametro, fasciata attorno dalle foglie spinose e in via di marcescenza.

Ed è proprio a partire dalla raccolta del fiore che comincia a nascere la lavorazione del materiale che andrà ad essere un lampadario o una percussione.
L'agave morta o in via di marcescenza è 'purtroppo' ancora ricoperta dalle sue foglie, lunghe fino a 2 metri, carnose, piene di linfa puzzolente e piene di spine sia sulla costa che sopratutto in punta con un ago lungo 10 cm...e non auguro a nessuno di provarlo!!!

Per la pulizia esterna nell'ambito della raccolta utilizzo il mio 'vecchio' e 'fedele' segaccio da giardiniere, utile sia per sramare le foglie che per il taglio della base...in realtà la parte della radice, quando è possibile raccoglierla(spesso la pianta madre è attorniata da agavine figlie che impediscono lo scasso), può essere utlizzata ugualmente per creare un lampadario... caratteristica della radice è di avere una forma pressochè...fallica.


Internamente la base dell'Agave è fibrosa; si tratta quindi di svolgere una prima pulizia interna con l'ausilio di martello e scalpello; una volta che la struttura è 'vuota' iniziano le 'bestemmie' poichè l'interno è ancora pregno di umidità, quindi và lasciata asciugare per circa due settimane lavorando di spazzola di ferro e sgorbia per eliminare le parti fibrose che non si sono ancora staccate.

In ultimo procedo a raffinare ulteriormente l'interno con l'uso di carta vetro grana grossa e via via più fine; anche questa parte della lavorazione è completamente manuale poichè i risultati con le macchine elettriche non arrivano a sottolineare nel lavoro finito le forme interne delle inserzioni fogliari.


Decoro la superfice della base fiorale utilizzando semi e sezioni di semi fissati tramite piccoli perni metallici a incastro e quindi senza alcun ausilio di colle sintetiche.


Ulteriore passo è l'aggiunta di zucche per andare a creare un maggiore effetto visivo di campana sonora.


- Lampadario Agave 1

- Lampadario Agave 2

- Lampadario Agave 3

- Lampadario Agave 4

- Lampadario Agave 5